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di Giuseppe Longo

“Arie e danze contemporanee d’Europa dal Romanticismo al Contemporaneo”: è questo il titolo della terza e ultima sezione del “Festival Schippers”, stagione 2023-2024, il cui concerto inaugurale si terrà proprio questa sera, alle 20.45, nella barchessa di Castelvecchio, sul Carso sopra Sagrado. L’Orchestra Thomas Schippers, diretta da Carlo Grandi, eseguirà affascinanti brani di Ottorino Respighi, Franz Schubert, Robert Kajanus, Bela Bartòk, Cecilia Seghizzi, Arnold Schoenberg, Erik Satie e Johannes Brahms. Il concerto, già applaudito sabato scorso dal pubblico che ha assistito alla prova aperta nella sala del Settecento in Sant’Ignazio a Gorizia, sarà quindi proposto giovedì prossimo a Trieste (Piccola Fenice di via San Francesco), domenica 26 maggio a Gradisca d’Isonzo, nella Corte Marco d’Aviano di Palazzo Torriani, e il 31 maggio al Mulino di Terenzano, in Comune di Pozzuolo del Friuli. Tranne quest’ultimo che si terrà alle 18.30, gli altri concerti sono previsti alle 20.45. E a eccezione di quello di Trieste sono tutti con ingresso libero, fino a esaurimento dei posti.

L’Orchestra Thomas Schippers…


Dopo il barocco e le sinfonie classiche, questa ultima sezione del festival organizzato dall’Associazione Thomas Schippers, presieduta dall’avvocato Cristiano Gobbi, si soffermerà dunque sulla parte romantica e contemporanea, ruotando attorno alla figura della goriziana Cecilia Seghizzi, come le due sezioni precedenti nello spirito di avvicinamento a Go!2025. «Proprio su questa musicista di casa nostra – anticipa il maestro Grandi – s’incentra l’intero programma che attinge a opere provenienti da tutto il Vecchio continente e in particolare dalla Mitteleuropa, ma anche dalla Francia e dai Paesi nordici, esattamente dalla Finlandia. Della Seghizzi eseguiremo infatti, all’inizio della seconda parte, una dolcissima Ninna nanna in dialetto scritta per soprano e pianoforte, su parole del gradese Biagio Marin, che io stesso ho trascritto per orchestra d’archi. Il tutto nello spirito della Capitale europea della cultura che vede insieme Gorizia e Nova Gorica».
Il concerto si aprirà, dunque, con un grande compositore italiano, Ottorino Respighi – ricordate “I pini di Roma”, stupendo poema sinfonico? -, per proseguire con le Danze tedesche di Franz Schubert, un Adagetto di Robert Kajanus, finlandese come il più conosciuto Jean Sibelius, e le Danze della Transilvania composte dal grande Bela Bartòk. Quindi, dopo una pausa, il programma ripartirà proprio con la breve ma intensa Ninna nanna di Cecilia Seghizzi e quattro valzer di Arnold Schoenberg – il “padre” della musica dodecafonica -, per continuare con due bellissimi brani di Erik Satie e concludere con due trascinanti danze ungheresi di Johannes Brahms.

… e il maestro Carlo Grandi.


Per quanto riguarda infine le sedi dei concerti, il maestro Grandi sottolinea in modo particolare quella della serata di Terenzano, alle porte di Udine, dove l’Orchestra Thomas Schippers suonerà nel suggestivo Mulino del Cinquecento sapientemente restaurato sotto la direzione dell’architetto Aldo Peressa. Gli altri, invece, appartengono a luoghi ormai collaudati del Festival, come appunto l’odierna Castelvecchio e il gradiscano Palazzo Torriani. Ma una novità sarà rappresentata anche dalla Piccola Fenice di Trieste.

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In copertina, la compositrice goriziana Cecilia Seghizzi scomparsa ultracentenaria.

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